Sciare in Africa sulla catena dell'Atlante - Marocco

18/05/2023 - Sci alpinismo oltre i 4000m in Marocco tra cultura e paesaggi arabi
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Vi presentiamo qui un viaggio di sci alpinismo in un luogo piuttosto inusuale, ma che ci ha regalato grandi emozioni. Mentre tutti si dirigevano a nord a tracciare la bella neve norvegese, dalle Lyngen alle Lofoten, noi abbiamo preso la direzione opposta volando verso il Marocco, sulla catena dell’Atlante. Già di per sé sciare in Africa suona abbastanza strano, se consideriamo poi di essere a due passi dal deserto del Sahara lo è ancora di più.

Di informazioni se ne trovano parecchie sul web tuttavia rimaneva un certo dubbio sulle condizioni che avremmo trovato. La nostra paura era quella di trovare poca neve una volta arrivati sul posto non avendo a disposizione stazioni meteo aggiornate sul luogo. Il primo contatto con gente sul posto lo abbiamo avuto a gennaio scrivendo al Rifugio Toubkal, punto di appoggio fondamentale per tutte le escursioni nel medio Atlante. Alla risposta che non vi era neve a sufficienza per sciare siamo rimasti piuttosto delusi pensando di dover rinunciare per quest’anno. Niente di più sbagliato, un paio di mesi dopo infatti, ad inizio marzo, tramite amici siamo venuti a sapere che in pochi giorni erano caduti circa due metri di neve fresca. Parlando sul posto con i locals siamo poi venuti a sapere che è una cosa assolutamente normale. Fino a gennaio il clima rimane secco, ma in seguito alcune intense perturbazioni dall’oceano Atlantico sommergono di neve l’Atlante.

In breve assieme all’amico Martin per il 23 marzo abbiamo acquistato i biglietti aerei per Marrakech. Dopo circa 3,30 ore di volo, in atterraggio sopra la città marocchina, la vista sul paesaggio desertico fa davvero sorridere pensando di avere in stiva sci e scarponi da sci.

Di sicuro la polvere non manca, ma non come la intendiamo noi! Alzando però lo sguardo verso sud la grande muraglia dell’Atlante con le sue cime innevate ha ravvivato la speranza. La logistica è stata seguita perfettamente dai ragazzi del rifugio CAF Toubkal (Club Alpino Francese) che fin dall’arrivo in aeroporto hanno pensato a tutto. All'uscita un’auto ci aspettava portandoci in circa due ore verso il paesino montano di Imlil. Questo tratto di strada è stato davvero uno spettacolo, infatti dai 35 gradi e ambiente desertico di Marrakech ci siamo addentrati in valli ricche di acqua, pascoli e alberi da frutto in fiore. La nostra base per la notte è stata in un paesino appena sopra Imlil chiamato Armed in una piccola pensione in stile marocchino molto caratteristica dove ci hanno servito, pranzo, cena e la colazione successiva.

Il cibo marocchino è davvero ottimo, ricco di verdure, frutta, carne e ottimi dolci. Il piatto tipico che si trova ovunque è il Tajine, una coppa di terracotta con coperchio dove vengono cotti in umido e mescolati i vari ingredienti, in generale patate, verdure cotte e carne. Immancabile invece ad ogni ora della giornata il Thè tradizionale alla menta o altre erbe.

Nel pomeriggio un bel giro a Imlil non poteva mancare tra bancarelle di frutta secca, dolci, tessuti nel mezzo dei frutteti e cascate d’acqua. La mattina successiva fuori dal Riad (hotel marocchio) ci aspettava la nostra guida con il suo mulo che caricato di borsoni e sci ha iniziato a inerpicarsi sui sentieri dell’Atlante.

Dai 2000 metri di Armed la giornata prevedeva di raggiungere i 3200m del rifugio Toubkal in circa 4 ore. Poco oltre la partenza si trova un check point della polizia per il controllo passaporti e della presenza di una guida local, obbligatoria per l’accesso al Parco Nazionale del Toubkal.

I 1200 metri di salita filano molto lisci su un bel sentiero che con costanza in circa 3 ore ci porta in vista del Rifugio e della neve che inizia poco sotto. Sarebbe stato forse meglio venire un paio di settimane prima trovando neve fino ai 2500m, purtroppo però gli impegni di lavoro non ce lo hanno permesso. Arrivati in rifugio era ancora presto e dopo un Thè e un abbondante Tajine ci siamo diretti verso un passo a 3800m dove le montagne iniziavano a degradare verso il deserto. Erano le 3 di pomeriggio, ma incredibilmente la neve teneva ancora perfettamente, la discesa di ritorno al rifugio infatti è stata su un ottimo firn. Dopo 1800m di dislivello eravamo decisamente soddisfatti!

Il giorno seguente, mentre Martin rimaneva in rifugio non sentendosi bene, sono salito sulla cima più alta dell’Africa settentrionale, il Monte Toubkal 4167m. Partito con molta calma, viste le temperature fredde della notte, ho risalito un ampio vallone a balze fino ad arrivare alla sella che divide il Toubkal dalla sua vetta occidentale. Lasciati gli sci ho imboccato l’ottimo sentiero fino alla vetta dove si trova una piramide di ferro. La vista è strepitosa sulle cime circostanti, canali, pareti e creste. Fermandosi a pensare dove ci si trova è davvero una sensazione unica. La discesa è stata strepitosa, su un firn che sembrava velluto.

L’ambiente del rifugio è molto internazionale con numerosi gruppi di spagnoli, francesi, americani che salgono a piedi verso il Toubkal. Incredibilmente però con gli sci in una settimana eravamo meno di una decina di persone.

Il giorno successivo, con Martin tornato in forma, abbiamo puntato ad un’altra bella cima di 4030m, l’Akiud. Anche in questo caso enormi valloni portano a pendii più ripidi che danno accesso alla cresta e che, lasciati gli sci e indossati i ramponi, abbiamo risalito fino all'aerea vetta. Inutile dire che anche qui la sciata è stata a cinque stelle, dopo i primi metri più ripidi il terreno e la neve si presta ad ampie curve in velocità.

Ci rimaneva poi un’ultima mattina a disposizione prima di rientrare a Marrakech e quindi visto che Martin non era stato al Toubkal abbiamo fatto una rapida salita alla vetta più alta dell’Atlante rientrando in rifugio per le 9 circa. Qui cambiato assetto e caricati gli sci sul mulo siamo rapidamente rientrati ad Armed per il pranzo dove l’autista ci aspettava per rientrare in città.

La visita a Marrakech è d’obbligo, la vita di questa città è qualcosa di indescrivibile. Oltre un milione di abitanti vivono e si muovono in modo frenetico tra strettissimi vicoli affollati di bancarelle che vendono ogni genere di merce. Banchi di tessuti, spezie, frutta secca, animali esotici, gioielli e manufatti di ogni tipo vengono proposti ad ogni metro in particolare ai turisti stranieri. Qui mercanteggiare è proprio uno sport nazionale, trovato infatti qualcosa che piace ci si può divertire a contrattare con il venditore cercando di spuntare il prezzo migliore. Non mancano in città bellissimi edifici, palazzi e moschee dalla storia secolare.

Il nostro Riad era un’isola nel caos della città, a due passi dal centro. Varcata la porta d’ingresso si entrava in un mondo silenzioso, tra palme, una bellissima piscina e un ambiente davvero accogliente perfetto per rilassarsi.

La mattina seguente abbiamo poi preso l’aereo per rientrare a casa.

Consigliamo un viaggio in Marocco a sciare? Assolutamente sì! Al di la della parte sciistica, che è comunque davvero interessante, quello che rimane impresso è il viaggio in un mondo completamente diverso, nella cultura e nei paesaggi. Un’occasione quindi di combinare sia l’aspetto sportivo che quello culturale.

Il Marocco inoltre è uno stato estremamente sicuro e stabile dove l’accoglienza è radicata nel loro stile di vita. Potete quindi viaggiare e muovervi senza pensieri, sia in città che fuori. Oltre all’arabo la seconda lingua è il francese, tuttavia è comune esprimersi anche in inglese. Essendo un paese musulmano, ma vale ovunque, il rispetto della cultura diversa dalla nostra è d’obbligo. Dal modo di vestire nei luoghi di culto al rispetto delle tradizioni. Raccomandiamo inoltre di evitare il cibo non cotto, come le verdure per esempio, oppure l’acqua non in bottiglia per non avere problemi di stomaco.

L’accesso al Marocco è molto semplice e rapido, non è richiesto alcun Visto in particolare. Per quanto riguarda l’utilizzo dello smartphone consigliamo di acquistare una Sim Card Marocchina in aeroporto che al costo di circa 20 euro da diritto a traffico dati per 20 GB.

La prossima primavera torneremo sicuramente e se volete unirvi a noi accompagnati da una Guida Alpina UIAGM seguiteci che a breve vi daremo tutte le info!!!

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